La cucina è l’ambiente della casa dove si trascorre più tempo nell’arco della giornata. In parole povere, la cucina è il cuore pulsante della casa. Si entra al mattino per preparare la colazione e consumarla. Stessa cosa accade per il pranzo, per la merenda e per la cena. Calcolando i tempi di preparazione e quelli di consumazione dei vari pasti, possiamo affermare che si trascorre davvero molto tempo in cucina. Per questo motivo, è fondamentale avere sempre un ambiente profumato e pulito. Spesso infatti, si commettono involontariamente alcuni errori che comportano cattivi odori in cucina. Ecco in seguito 7 errori da non fare per avere sempre la cucina profumata.
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Come profumare la cucina in modo naturale
In commercio esistono diversi tipi di detergenti utili sia per pulire che per profumare la cucina più o meno costosi. Se si desidera risparmiare, ed evitare inoltre di ricorrere a prodotti chimici, è possibile ricorrere a soluzione alternative fai da te per profumare la cucina in maniera altrettanto valida, ma naturale.
Se volete realizzare un detergente profumato per le superfici, potete mischiare in uno spruzzino oppure in una bottiglia, acqua, due cucchiaini abbondanti di bicarbonato, mezzo bicchiere di alcol, un paio di gocce di olio essenziale di eucalipto e la buccia di un limone. Verrà fuori un detergente super profumato!
Un altro consiglio per profumare casa in modo naturale, consiste nel realizzare un profumatore fai da te. Occorre una pentola di piccole dimensioni, acqua, aceto, un limone e del rosmarino. Dovete semplicemente riempire la pentola fino a metà con l’acqua. Dopodiché tagliate il limone a fettine, e mettete dentro la pentola aggiungendo infine mezzo bicchiere di aceto e circa 4 rametti di rosmarino.
Portate la pentola sul fuoco, attendete l’ebollizione, e a fiamma bassa fate cuocere per circa 10 minuti. Adesso spegnete e lasciate che l’odore pervada la cucina.
7 errori da non fare per una cucina sempre profumata
Per avere una cucina sempre profumata non basta aprire le finestre e far arieggiare, oppure utilizzare detersivi per pavimenti o profumatori per ambienti con profumazioni molto forti. Per avere realmente una cucina profumata, bisogna concentrarsi sui piccoli dettagli. Ecco i 7 errori da non fare per avere una cucina sempre profumata.
1. Dimenticare di accendere la cappa mentre si cucina
Se non volete che la cucina assorba tutti gli odori delle vostre pietanze, non dimenticate mai di accendere sempre la cappa mentre cucinate. Consiglio scontato ma non sempre messo in atto.
2. Acquistare profumatori per ambienti troppo forti
Anche se non sempre sono la soluzione ideale, se non potete proprio farne a meno, acquistate profumatori per ambienti con fragranze non troppo forti. Piuttosto, optate per deodoranti in gradi di assorbire gli odori.
3. Pulire sporadicamente il secchio dell’immondizia
Il secchio dell’immondizia è una delle cause principali del cattivo odore in cucina. Non basta infatti solamente svuotare e gettare quotidianamente la spazzatura. Infatti la sporcizia si deposita nel fondo del secchio e di conseguenza, quest’ultimo si impregna di cattivo odore, diffondendolo anche in cucina.
Ogni volta che cambiate il sacchetto della spazzatura, pulite il secchio con un detergente profumato spray e un panno vecchio o un foglio di giornale, in modo da eliminare eventuali residui di cibo e soprattutto il cattivo odore.
Infine vogliamo svelarvi un consiglio. Spargete sul fondo del secchio un pugnetto di bicarbonato e aggiungete qualche goccia di olio essenziale tea tree. Questo rimedio non solo vi aiuterà ad assorbire gli odori e ad evitarne la diffusione, ma sarà molto utile anche per tenere lontano le formiche altri tipi di insetti.
4. Lasciare i piatti sporchi dentro il lavello
Sarà capitato a tutti di non avere voglia di fare i piatti. Soprattutto la sera, dopo una giornata stressante e impegnativa, pulire i piatti diventa quasi un incubo. Come si suol dire, pancia piena vuole riposo. Purtroppo, questa mancanza, può contribuire alla diffusione del cattivo odore in cucina per via dei residui di cibo nei piatti.
L’ideale sarebbe pulire sempre i piatti dopo ogni pasto. In alternativa, se proprio non si ha né la voglia né la forza, si può dare una piccola sciacquata veloce ai piatti, in modo tale da togliere il grosso, e pulirli l’indomani. Se si ha la fortuna di possedere la lavastoviglie, il problema non dovrebbe sorgere, chiaramente caricandola subito dopo i pasti.
5. Trascurare la pulizia del lavello
La pulizia del lavello non va mai trascurata. È molto importante infatti, lavarlo con cura con i prodotti giusti, magari non ogni giorno, soprattutto quando si va di fretta, ma almeno 3/4 volte a settimana. I residui di cibo infatti, se non rimossi con attenzione, contribuiscono alla propagazione dei cattivi odori.
Per pulire il lavello, va benissimo il sapone per i piatti. Oppure in alternanza, potete spargere del bicarbonato e strofinare con metà limone. La forza detergente e odorante di quest’ultimo, contribuirà a rendere il lavello pulito e profumato. Infine asciugare con un panno asciutto.
6. Tralasciare la pulizia di spugna e panno da cucina
Partiamo dal presupposto che soprattutto le spugne, devono essere sostituite almeno ogni 2/3 settimane, poiché assorbiscono tutti i residui di cibo e di conseguenza diventano un perfetto nido per i batteri.
Fatta questa piccola premessa, non tralasciamo mai la pulizia di spugna e panno dopo aver pulito i piatti e la cucina. Questi due elementi infatti, se non lavati e asciugati con cura senza residui di acqua, comportano l’origine di cattivi odori in cucina.
7. Sottovalutare la pulizia dei tubi di scarico
Quante volte capita di percepire la fuoriuscita di cattivi odori proprio dal tubo di scarico del lavello? È del tutto normale. Infatti le cause possono essere i residui di cibo e grasso. Quest’ultimi contribuiscono ad emanare cattivi odori e a diffonderli in cucina.
Un consiglio per pulire il tubo di scarico del lavello in cucina in modo naturale, consiste nel mettere sul fuoco una pentola con circa due litri e mezzo d’acqua e portare ad ebollizione. Nel frattempo, versare sul filtro del lavello circa 5 cucchiai di aceto e 5 di bicarbonato. Non appena l’acqua bolle, spegnere il fuoco, e versare lentamente l’acqua bollente sul filtro e dunque nel tubo di scarico. Lasciate agire per circa due ore prima di riutilizzare il lavello.